04/05/2005  Reticolo idrico dei Consorzi di bonifica sul BURL

Con il 2° Supplemento Straordinario del 21 aprile è stata pubblicata la Delibera della giunta regionale che approva il Reticolo Idrico attribuìto ai Consorzi di bonifica, ai sensi della legge n. 7/2003 che così prevede all'articolo 10 intitolato 'Demanio regionale'. Questo atto attende, per avere 'valenza giuridica', l'approvazione del Regolamento di Polizìa Idraulica, come stabilisce il medésimo articolo, ma già oggi stende alcuni effetti. Innanzitutto definisce quali corsi d'acqua non devono essere ricompresi nel Reticolo Idrico Minore dei Comuni; quelli che hanno già elaborato il proprio Reticolo Idrico Minore dovranno effettuare le necessarie modifiche, togliendo tutto ciò che compare nella DGR 20552, perché i Reticoli Idrici (Principale, 'dei Consorzi di bonifica' e Minore) non possono certo sovrapporsi, essendo lo spazio nel quale ogni Autorità di Polizìa Idraulica (Regione/AIPO, Cons. di bonifica e Comuni) esercita le relative funzioni. L'aspetto, a nostro giudizio, più sorprendente - che abbiamo evidenziato innumerevoli volte con ogni lécito mezzo - è la spoliazione della proprietà privata a favore del Demanio regionale, secondo una procedura disegnata nell'assoluto dispregio della tutela del cittadino (la legge 241/1990 - per chiarezza). L'approvazione del Regolamento, infatti, renderà automatica la 'valenza giuridica' di questi elenchi. Flebili speranze (temiamo comunque vane) sono riposte proprio in questo Regolamento, ammesso che possa lecitamente rivisitare l'elenco testé pubblicato, riuscendo a distinguere ciò che era e sarà pubblico da ciò che era privato e sarà - altrimenti - donato.

* a cura di Ing. Stefano Loffi (Direttore Consorzio Irrigazioni Cremonese)